Che nostalgia!
Fu proprio da questo piccolo prato contornato di tigli maestosi, dal sagrato dell’Abbazia romanica di Valsenio, dalla sua atmosfera austera, magica, ma insieme serena, che riprendemmo a raccontare la storia del nostro Romagnolo, e la sua rinascita.
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E scrivemmo quell’articolo che ha per titolo:
“8 Maggio 2011: l’Asino Romagnolo rilancia il suo futuro”.
Se volete, potete anche andarlo a rileggere: è il primo articolo di questo sito, ed era anche “un primo investimento” su ciò che avevamo l’ambizione di diventare come Associazione.
L’asino, l’animale forse più rappresentativo e più legato alla tradizione contadina e montanara, alla povera vita rurale, ma anche ai suoi valori elevati, e insieme alle sue sofferenze.
Ci sembrò molto significativo ripartire da questo luogo, e da qui gettare un ponte verso il futuro, per affermare che sì, non ci rassegnavamo a perdere quell’essere dalle lunghe orecchie, perché con esso avremmo perso anche una parte, piccola finché si vuole, ma concreta, della nostra storia materiale, anzi di più. Persino della nostra memoria.
L’As.I.R.A.R.A era stata fondata solo da due mesi (1 Aprile 2011) e mentre l’APA di Bologna ci guardava in cagnesco e anche peggio, l’APA di Ravenna ci mise alla prova, e investì su di noi, chiedendoci di collaborare alla organizzazione della 1° Rassegna Interprovinciale Asini di Razza Romagnola, nell’ambito della 5° Rassegna delle Razze animali minacciate di estinzione.
Per questa “apertura di credito”, la nostra Associazione deve essere molto grata sia al Direttore APA Ravenna di allora, Dottor Gian Marco Casadei, sia al Tecnico Fabrizio Morozzi, appassionato e fattivo organizzatore da sempre, vera anima della manifestazione.
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La immagini della manifestazione 2014.
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La immagini della manifestazione 2014.