Dopo la riunione del Dicembre 2000, a Ferrara, presso l’Istituto di Incremento Ippico della Regione Emilia-Romagna, sotto il coordinamento del Dott. Sandro Spada e del Prof. Raffaele Baroncini, fu definito lo Standard della Razza (vedi tendina) sulla cui base fu avviato il censimento a cura delle Associazioni Provinciali Allevatori.
La foto che segue è un esempio di tale censimento che portò alla identificazione di 76 soggetti, a cui fu inserito il microchip.
In data 25 Febbraio 2003, aveva avuto luogo, in Roma, la riunione della Commissione Tecnica Centrale (CTC) del Registro Anagrafico delle Razze e Popolazione Equine Riconducibili a Gruppi Etnici Locali del Ministero della Agricoltura. La domanda di riconoscimento del Romagnolo era stata respinta, perché erano stati valutati carenti sia i dati bibliografici presentati che certificassero il nome storico, sia gli elementi genetici che testimoniassero l’identità di razza.
Raccolte le informazioni carenti, in data Martedì 21 Giugno 2005, il Dott. Gerardo Salza (per conto della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Agricoltura) presentò la documentazione integrativa al Professor Giuseppe (Peppino) Rognoni della Università di Milano, Presidente della CTC, ed ottenne ufficialmente il neo-riconoscimento della Razza.
Molto significativa era stata altresì la presentazione a Grosseto di otto capi di Romagnolo alla Prima edizione della Mostra delle Razze Italiane di Asino, che si tenne in Maggio dello stesso anno.
Quella prima manifestazione fu filmata da Alberto Minardi, il quale consegnò poi il nastro alla redazione della Rai Regione Emilia-Romagna, che ne ricavò un Servizio, il quale fu mandato in onda il 10 Luglio 2005.
Di seguito il link