Lo Scopo
L’Associazione è nata per scongiurare definitivamente l’estinzione della razza/popolazione Asino Romagnolo, recuperata nei primi anni duemila da parte della Regione Emilia-Romagna e dalle APA. Tale razza/popolazione è stata ufficialmente riconosciuta dal Ministero della Agricoltura, Alimentazione e Foreste dello Stato Italiano con DM n. 20461, pubblicato il 16 Febbraio 2006, quale una delle sette razze autoctone asinine italiane.
L’As.I.R.A.R.A. sostiene lo sforzo allevatoriale degli associati, nel segno dello sviluppo numerico e della qualificazione selettiva della razza, recependo gli indirizzi dell’AIA (Associazione Italiana Allevatori), Ente che ne gestisce il Registro Anagrafico.
Al 2012, risultano iscritti al registro anagrafico oltre 500 capi, rispetto ai 76 censiti nei primi anni duemila (la iniziale inclusione fu fatta valutando l’aderenza allo standard di razza, tuttora attuale). Si ricorda che il numero di capi che fa considerare una razza fuori dal rischio di estinzione, è stimato in circa 2.000 – 3.000 esemplari.
L’As.I.R.A.R.A. non ha scopi di lucro e si propone sia di divulgare le conoscenze di tipo zootecnico su questo animale sia di illustrarne il legame millenario con il lavoro e la cultura materiale dell’uomo.
Si propone inoltre di promuovere l’utilizzo odierno dell’Asino, per la sua buona indole, quale animale vocato alla riabilitazione di persone disabili.
L’As.I.R.A.R.A. si ispira al fondamentale valore della difesa della biodiversità.
Fa propria una prassi operativa fondata sul lavoro volontario e gratuito, da parte degli associati, per il sostegno dei fini statutari dell’ Associazione.
L’As.I.R.A.R.A. consente l’affiliazione, in qualità di Socio sostenitore, anche a chi, pur non possedendo asini, vuole sostenere le finalità dell’Associazione.